mercoledì 30 novembre 2011

cara me

Cara me,
ricordati che hai sempre fatto tutto da sola.
Ti sei messa e tirata fuori dalla merda un sacco di volte e non devi ringraziare nessuno se non te stessa.
Lo fai da tutta la vita, continua a farlo.
Ché se molli la presa per tendere la mano verso chi dice di esserci, hai tutte le probabilità di precipitare.
La gente non sta su da sola, figuriamoci se riesce a tenere su anche te.

by Amabili Resti

domenica 20 novembre 2011

una giornata con ferzan



ecco cosa mi è capitato un paio di giorni fa...
hanno girato delle scene dell'ultimo film di Ferzan Ozpetec, a casa della suocera..

sì avete letto bene.
lui, il maestro.
lei, la socera: nonna bracciaspezzate
(che nel frattempo è quasi guarita).
il film, magnifica presenza.
tra i protagonisti, elio germano, margherita buy, vittoria puccini, paola minaccioni, beppe fiorello, platinette.
le produzioni, fandango.
in prima fila, la sottoscritta.






è stato tutto surreale, non avevo mai assistito così da vicino alle registrazioni di un film,
mai stata dentro un set, al massimo ho visto da fuori quando è capitato di incontrare per strada i camion.

è stato surreale, vederlo lì, nel salotto della nonna,
surreale, dire ciao Ferzan, è stato surreale che lui mi sorridesse.
che ci trovassimo in 4 in una stanza ed uno dei 4 era proprio Ozpetec.
surreale, suggerirgli la soluzione ad un problema, che lui ha apprezzato e messo in atto.
surreale, che 50 persone circa, fossero in quel salotto di 30metriquadri con apparecchiature da milioni di euro.
surreale avere un sole artificiale anzi due, fissi, fuori dalle finestre.
surreale, che insieme ai soli ci fosse uno appeso su un cestello di una gru a 10 metri di altezza.
surreale che a un certo punto apparisse valerio mastandrea a fare una sorpresa a tutti. così era in zona.
surreale vedere elio germano e parlarci ridere con lui e paola minaccioni..
surreale pranzare con tutti loro, che col cavolo che avevano i famosi cestini...
c'era un catering con tre primi, tre secondi, varie insalate, formaggi e affettati..
surreale scoprire che un giorno di riprese, era servito ad avere 3 scene di 2 minuti di media ognuna.
surreale sedersi sulla sedia di Ozpetec, quella da regista (?!!), davanti al monitor delle riprese.
surreale, mangiare la sua cioccolata e scoprire che la preferisce al latte con dentro le nocciole.
surreale ascoltare i suoi racconti e aneddoti e sapere che legge diabolik la sera prima di addormentarsi e che dorme coi tappi nelle orecchie perché il suo compagno russa, e anche lui.



insomma io non sono di quelle che se vedono un vip si strappano i capelli, dato i vip che circolano in questo momento storico, e dato che la zona in cui vivo ne è piena di vip.

si sappia, che manco un autografo mi sono fatta fare, e vi ho detto tutto.
nonostante conosca a memoria i suoi films e li abbia visti tutti, almeno, un paio di volte.
ma lui è davvero un mito per me

eppure questa giornata non me la scorderò mai per tutta la vita.


  e.

giovedì 10 novembre 2011

il senso della vita

qualche giorno fa gironzolavo per roma con la macchina fotografica e mi sono imbattuta in questo:


niente di che è solo un mercatino rionale, ma la mia attenzione è stata attirata da questa cosa:


e forse è proprio così.. il senso della vita è proprio non rompere i coglioni.
magari vivi meglio e soprattutto, lasci vivere.

e.

venerdì 4 novembre 2011

follie prenatalizie

scusate il titolo..in effetti visto così, il 4 di novembre dà un po' d'ansia..
ma questo è..
ieri mi chiama anna, una nuova amica con la quale ho scoperto di avere in comune tante passioni,
ricordandomi che tra una decina di giorni dobbiamo andare ad un mercatino di beneficenza..
e mi dice: ..certo prima o poi vorrei proprio prendermi un banchetto a borghetto flaminio* e magari chissà quello sarà il mio futuro..
io che in questo periodo ho voglia di fare, di reagire a queste sabbie mobili che mi avvinghiano le caviglie, e che adoro i mercati, l'ho chiamata e l'ho bombardata di informazioni, perché non ora? e se non ora quando?? (ahaha) dato che anche io vorrei tanto mettere un banchetto lì, e quale occasione migliore di questo periodo pre-natalizio, nonostante la crisi.
io i mercatini li amo, adoro spulciare qua e là tra le cianfrusaglie, adoro qualsiasi tipo di mercato, e una vita fa ho avuto qualche esperienza da mercante. dopo il mio primo viaggio a londra, con la testa piena di tutti i camden market, portobello road e covent garden, vendevo cose realizzate da me, dipinte, fatte a maglia, e altro.


insomma è stata un'esperienza breve, durata 2 o 3 mesi, ma molto intensa.
non sono diventata ricca perché spendevo nei banchetti vicini i miei introiti, quindi non è stata fruttuosa da quel punto di vista, ma sicuramente un esperienza molto divertente e sociale, passatemi il termine, freddo a parte, anche lì era sotto natale.

e quindi ora stiamo pianificando tutto, e organizzando il da farsi.
devo recuperare le cose da vendere, in realtà da tempo fantasticavo sul fatto di voler dare via tutti i miei vestiti di una vita fa.. da quello della festa dei 18 anni, alla pelliccia ecologica (bianca..sigh!) alle mille cose che possiedo ma non utilizzo, e chissà..magari qualcuno se le accatta!
ma la cosa più divertente è la sistemazione del banchetto. ghghghg..
in queste cose ci sguazzo troppo... :)
e.

PS: anche oggi ho camminato per circa 3 chilometri, coi tacchi.. ?! vale di più?


*noto mercatino romano di rigattieri.

giovedì 3 novembre 2011

reset

è la mia vita, alti e bassi.
ma ora sono stufa, è arrivato il momento di riprendere in mano le redini.
sono io che decido, come deve andare e dove soprattutto.
anche se la strada ha curve, salite e discese.
quindi riparto da qui, riparto da  me.
in fondo ho resettato abbastanza.
lavoro - reset
amici et simili - reset
casa - reset
nano - reset
si può fare.
stamattina ho corso per 3 chilometri, controcorrente
e per altri tre chilometri ho camminato, tornando indietro.
la corrente era a favore, perché è lungo il fiume che corro, e il ritorno
è leggero, come se ti trasportasse proprio l'acqua e non le tue gambe.
ora sono stanca, ma sto bene.

e.