giovedì 29 settembre 2011

chi sono

voglio parlarvi di loro.
ed anche un po' di me.

loro sono le mie socie,
le  mie nuove 'amiche'. si può dire amiche?
io non lo dico mai, non mi sbilancio mai.

io dico raramente 'ti voglio bene', ma quando lo dico è davvero importante,
ed è per sempre. in genere.
a volte voglio bene, ma non lo dico. ma piuttosto provo a dimostrarlo con i gesti.
a volte neppure se me lo chiedono espressamente lo dico. non amo le forzature.
le cose dette o fatte perché è il momento giusto o perché va fatto.
non lo faccio perché non sono stata abituata alle smancerie, forse è triste, forse no, ma è così.
io e mia madre non ci abbracciamo mai, forse è per questo che il contatto fisico,
di cui ho comunque un bisogno estremo, lo centellino per le persone che scelgo,
poi con loro magari esagero. ma con gli altri no. mai.

mi sono definita 'grunge' e vorrei spiegarlo,
sono un po' rozza, nel senso di poco poetica e molto concreta,
(che non significa che chi è più poetico non lo sia).
ma sono anche io sensibile, e le capisco le cose belle e poetiche, le sfumature.
le capisco benissimo, è solo che non mi appartengono, tutto qua.
e non vorrei che determinate cose fossero date per scontate. non lo sono mai.

vado dritta al punto senza girarci intorno, a volte sono troppo cruda.
e dò sempre il peggio di me all'inizio di un rapporto, mi viene spontaneo,
però so che dopo, se resiste, può solo migliorare.
mi spiace essere spesso la guastafeste, la rompi,
o addirittura quella che fa ostracismo (aaaaaah!)
ma se una determinata cosa deve rappresentare anche me,
e non la condivido pienamente, o non mi convince,
io devo dirlo, ritengo giusto almeno provare a dare la mia opinione.
e lo farò sempre.

Tutto di me finirà, 
tranne quell’ultimo centimetro di libertà per cui vale la pena di vivere, 
un centimetro è piccolo e fragile,
ma è l’unica cosa al mondo che vale la pena di avere,
non dobbiamo mai perderlo, svenderlo,
non dobbiamo permettere che ce lo rubino. 
(Alan Moore)


loro le ho incontrate per caso, o forse è stato il destino.

una di loro mi ha cercata e mi ha coinvolta/travolta in questa avventura.
lo ha fatto d'istinto, impulsivamente.
lo ha fatto come solo io avrei potuto fare una cosa del genere.
basandosi solo sulla sensazione. e già solo per questo, mi ha colpito.
lei, che non smetterò mai di ringraziare, anche se non lo ha ancora capito.
non ha capito che la stimo, che mi piace come persona,
con il suo caratterino che assomiglia un poco al mio, per certi aspetti,
e che forse è proprio per questo che spesso ci scorniamo.
lei che è una bella persona, esternamente ed internamente,
lei che crede che io la giudichi superficiale, ma che si sbaglia.
io non giudico mai generalmente, e mai potrei farlo con una persona come lei.

poi c'è colei che comanda, passatemi il termine, quella col carattere forte, dominante.
una donna carismatica, solare e bella come solo i meridionali possono essere.
lei che a volte mi riprende, come una mamma,
per il mio modo sfrontato di essere, di dire le cose a volte anche senza riflettere.
dice che le somiglio, nei modi di quando era più giovane. chi lo sa?
mi piacerebbe conoscerla meglio, perché mi piace.
a volte non mi dice le cose direttamente ma ci gira intorno, questo mi piace meno.
ma è il suo modo probabilmente, o la sua sensibilità, devo solo imparare a conoscerla.
abbiamo tanti ideali in comune, che combaciano alla perfezione.
forse la maggior parte. i più importanti.

e poi dulcis in fundo, c'è lei. eterea, poetica sognatrice.
che dondola sulla sua meravigliosa nuvoletta rosa. adorabile artistica creatura.
un po' evanescente ma che trasmette serenità e luce, anche quando tutto intorno è grigio e buio.
lei che, un po' come me, se ne frega di tutto e tutti, perché vive nel suo mondo fatato,
ma che è presente e concreta allo stesso tempo.
e che spesso mi sembra sintonizzata sulla mia stessa lunghezza d'onda.
lei che a volte nei momenti difficili di questo percorso, mi ha fatto sentire bene,
e mi ha fatto capire che sì, ce la potevamo fare ad andare avanti.

grazie.
grazie a tutte loro.
grazie a tutte noi, per essere quello che siamo,
per le nostre differenze e similitudini, per i nostri ideali,
per la nostra pazienza e voglia di fare, di andare avanti nonostante tutto.

ora siamo diventate una squadra e siamo pronte ad affrontare questo nuovo inizio.
questo viaggio che non so dove ci porterà, ma non è importante.
qualcuno diceva che un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo.
e noi quel passo lo abbiamo fatto. tutte insieme.

e.

ci siamo quasi

tra poco più di una settimana ci sarà questo chiamiamolo evento.
la mia vita è stravolta, sta cambiando.. chissà se in meglio o in peggio...

sono emozionata, è la prima volta che mi misuro con qualcosa del genere,
l'organizzazione di una serata importante.
importante perché è l'open day dell'associazione,
importante perché saranno presenti persone importanti per me,
importante perché è finalmente un passo verso qualcosa.

mi sembrava di essere impantanata nelle sabbie mobili,
e forse è ancora così ma almeno ho l'illusione di stare facendo qualcosa per uscirne.

di sicuro mi sto impegnando tanto, ed anche se non ci sono risultati economici,
almeno per il momento e forse per un lungo periodo, sono certa che prima o poi ci saranno.
e soprattutto sono soddisfatta di quello che sto facendo, è esattamente quello che vorrei fare nella vita.
che non è organizzare eventi o forse sì? non lo so.
non so se la figura del direttore artistico, cha mi hanno affibbiato,
calza con me e con quello che faccio, ma di sicuro mi fa sentire bene.

di sicuro mi piace poter decidere come fare una cosa o come rappresentarla,
sto conoscendo mucchi e mucchi di persone interessanti,
ho la possibilità di soddisfare le mie curiosità e di conoscere meglio
ambiti dell'arte che prima mi sfuggivano.

tanto per dirvene una, ieri ho passato la giornata con un writer, che mi ha fatto un regalo.
ha graffitato due cofani auto da esporre la sera della presentazione.
e sono stata lì con lui tutto il tempo, l'ho fotografato, tartassato di domande,
gli avrò fracassato pure le scatole, ma insomma.. che dovevo fa'..?

 

poi ho avuto modo di conoscere attori di teatro, altri graffitari e artisti di strada,
presto forse, anche un gruppo di rappers che fanno break dance..
oddio.. impazzisco per queste cose..
questo è il mio mondo!
credo..

vi aggiorno
e.

mercoledì 21 settembre 2011

aiutateme n.2

vi sto rendendo partecipi, scusatemi, ma al momento questa è la mia vita..
se la cosa non vi piace, cambiate canale. ecco.
l'aiuto sul piano comunicativo-espressivo, ha dato i suoi frutti grossomodo,
e presto vi dirò la frase che ho scelto.

stavolta invece, vi interpello per una cosa un tantino più frivola...




quello che vorrei sapere oggi è come mi devo vestire.

consiglio rapido, dai dai..

appuntamento importante: serata di presentazione della mia associazione.
loction: siamo in un locale famoso, molto newyorkese, anche se siamo a roma.

è alle 6:00, orario aperitivo, e terminerà intorno alle 9:00.
sarò sul palco, insieme alle altre e al centro dell'attenzione spesso comunque.











non vorrei sentirmi a disagio.

non vorrei strafare.
non so come si vestono le altre tre, e non lo voglio sapere.
vorrei mantenere  la mia particolarità ma senza esagerare.
vorrei avere i tacchi per essere più alta, ma non 12.
vorrei spendere pochissimi euro.
da H&M al massimo da zara, o altro.
forse in pantaloni?
ho individuato nel mio guardaroba dei jeans che sarebbero perfetti..

dlin-dlin-dlin
siano aperte le danze.

e.

martedì 20 settembre 2011

in the rain














non è stupenda questa foto?
mi è capitata davanti agli occhi durante le mie ricerche immagini di lavoro.

sarà che amo la pioggia, forse è per questo che adoro Londra..?
quando piove, il mio animo si distende.
sarà che sono un po' malinconica di mio,
ma quando piove mi sento davvero me stessa.
amo anche il sole.. ma la pioggia, di più.

certo non sopporto gli ombrelli, che dimentico ovunque,
per questo ho imparato ad avere con me sempre un cappello
e se è già una brutta giornata non esco senza stivali di gomma ai piedi.

quindi in questi giorni in cui il cielo si è finalmente ricordato di roma, io sono felice.

i più bei ricordi della pioggia ce l'ho di quando ero piccola, dal banco di scuola.
stare in classe con la luce accesa mentre fuori era grigio e pioveva,
mi ha sempre fatto sentire bene, come al sicuro in un nido.. sarei restata lì per sempre.

e in futuro la stessa sensazione l'ho avuta in ufficio.
stare seduta alla mia sedia e vedere la pioggia fuori dal vetro
lavorare con fuori la pioggia viene meglio che se c'è invece il sole.

ma non mi dispiace neppure stare, sotto la pioggia, letteralmente.

mi piace camminare con l'acqua che ti cade in testa
e che piano piano ti incolla i vestiti addosso,
fino a renderteli fastidiosi, i jeans soprattutto.
che bella sensazione.
non dei jeans incollati, ma della pioggia sulla testa.

per me è terapeutico, e nei miei momenti difficili, se piove è meglio.
almeno posso dire che sono metereopatica, e starmene sulle mie
e le lacrime si confondono scivolando via con l'acqua.
e.


PS: comunque questa è solo una bella foto, c'è un idrante che spara acqua, non è pioggia...

domenica 18 settembre 2011

mini concorso

ecco un mini-concorsino per voi,
dove non si vince nulla ovviamente.

ho bisogno di una frase,
di una definizione,
di un aforisma,
o di una citazione

non necessariamente inedite,
dedicate alla comunicazione.

il vincitore o vincitrice, che vincerà a mio insindacabile giudizio,
potrebbe rischiare di vedere la sua frase,
su un manifesto di intenti relativo al multimediale.

forza, forza..
:)

e.

Smile

Smile though your heart is aching
Smile even though it's breaking
When there are clouds in the sky, you'll get by
If you smile through your fear and sorrow
Smile and maybe tomorrow
You'll see the sun come shining through for you

Light up your face with gladness
Hide every trace of sadness
Although a tear may be ever so near
That's the time you must keep on trying
Smile, what's the use of crying?
You'll find that life is still worthwhile
If you just smile

Sorridi
Sorridi, anche se il tuo cuore soffre
Sorridi, anche se si sta spezzando
Quando ci sono nuvole nel cielo,
"Non ci penserai"
Se sorridi
Attraverso la tua paura ed il tuo dolore
Sorridi e forse domani
vedrai il sole levarsi e splendere
Per te.

Illumina il tuo volto con la gioia
Nascondi ogni traccia di tristezza.
Anche se una lacrima
potrebbe essere sempre così vicina
Questo è il tempo in cui devi continuare a tentare,
Sorridi, che senso ha piangere?
Scoprirai che vale ancora la pena di vivere
Se solo sorridi.
Charlie Chaplin (1889 -1977)


venerdì 16 settembre 2011

al parco

al parco oggi abbiamo incontrato un buffo signore, nonno di una bambina.
molto strano un tizio del genere da queste parti, per questo mi ha incuriosito.

sembrava obelix, ma senza le trecce, un signore corpulento, panciuto, non fighetto come tutti quelli che bazzicano queste parti, dalla badante filippina alla nonna super tirata, allo zingaro giostraro.
tutti in tiro, figherrimi. tutti tranne me, ovvio, ed un'atra mamma, che però non incontro spesso purtroppo.

insomma, l'omone è seduto su una panchina e mi siedo vicino a lui.

intanto, chiama la nipotina 'babbiona' porella ad un certo punto mi ha fatto un po' tenerezza.
e poi inizia a parlare a tommaso.


che fai, non vai a giocare?

ed io: mah.. è un po' timido ci mette un po' prima di partire.

e lui:
no no, non è timido, è colpa loro, lo vedi (ed indica la nipotina ed altre 3 o 4 bambine che giocano già insieme..) loro hanno fatto già capannello... ragazzo devi farti coraggio, siamo in pochi e dobbiamo farci valere.
gli uomini di oggi sono terrorizzati dalle donne.. mio figlio cambia il pannolino alla bambina, io capisco tutto, ma.. si rende conto??! (rivolto a me, come se io capissi..)
è un gioco di forza ormai, il primo che cede, viene sopraffatto, ed in genere è sempre la donna a vincere. sono terrorizzati.. non vorrebbero cedere, ma poi alla fine, sono come dei cagnolini.
una volta non era così, la donna faceva le cose da donna e se non si comportava bene, due sberle e si rimetteva subito al suo posto. 

io ero basita.
un po' aggiacciata per quello che stavo ascoltando e un po' trattenendo (a stento) le risate, lo ammetto.
perché lo sproloquio del buffo signore, di fatto, non era del tutto sbagliato, e quanto meno ha fotografato la situazione attuale..

a quel punto tommaso indica delle bolle di sapone che volano in aria e che provengono dal gruppetto.

e lui:
vai Tommaso, vai là e prendigli il tubo, falle frignare un po' quelle ragazzine e mettiti tu a fare le bolle!
forza fatti valere!


lui mi ha guardata dubbioso.. non c'è andato..
ma deve avergli confuso un tantino le idee.

e.

giovedì 15 settembre 2011

aiutateme

in questi giorni la mia vita è infernale.
tommaso è a casa dal nido che è ancora chiuso per lavori e riprenderà ad ottobre, speriamo.
la nonna che ci aiuta sempre, si è purtroppo rotta un braccio e col gesso è praticamente fuori combattimento, soprattutto con la iena duenne che ci gira intorno..
io sono in pieno fermento coi preparativi della serata di open day estrofficina, ci sono milioni di cose da fare, organizzare, decidere ed alcune ancora da pensare.. e il tempo stringe.
sono indietro con il mio lavoro, quello vero, quello che al momento mi fa mangiare, nel weekend cercherò di rimettermi in paro, anzi dovrei consegnare delle cose proprio entro il 18... 
in tutto questo, il papi è spesso fuori per lavoro, e i guests imperversano su questa barca che sta piano piano affondando. non riesco neppure ad andare a trovare la mia di nonna..
e poi dovrei tagliare i capelli.. ecco

ve lo ricordate lo spot della tim?
e.

venerdì 9 settembre 2011

gli uomini della mia vita

parafrasando davenne

il primo lo baciai sulla guancia, ma la mia amica lo amava e lo lasciai stare.
uno continuavo a chiamarlo a casa, quando i cellulari non esistevano,
ma rispondeva sempre la madre ed era sordomuta...
uno aveva una moto arancione con la scritta marlboro, ci incontravamo ogni giorno al muretto.
uno era troppo grande e mio padre non voleva che ci parlassi nemmeno.
un altro mi faceva impazzire, ma scelse la mia amica, sempre lei, 'sta stronza.
ad uno ho dato il mio primo vero bacio, solo perché le mie amiche l'avevano già dato.
uno l'ho rimorchiato facendogli un preventivo..
uno mi piacerebbe fosse ancora qui.. per poterci parlare.
con uno ci ho fatto sesso dopo dieci minuti che lo conoscevo.
un altro mi ha baciato e mi ha sconvolto l'esistenza, non credo di essermi ancora ripresa.
con uno ci ho fatto un figlio.
uno mi scriveva lettere d'amore ogni giorno, ma scopava con un'altra.
poi ha capito che mi amava intensamente ma ero io a scopare con un altro. troppo tardi.
con uno ci litigo da almeno 35 anni, è il nostro rapporto.
di uno sono stata l'amante.
uno è stato il mio amante.
con uno litigavamo appassionatamente. era il mio capo.
con uno siamo andati a vedere case da comprare, ma non l'abbiamo comprata, per fortuna.
uno mi mette i piedi in testa, letteralmente.
uno è stato la mia vita per un sacco di tempo, ed io la sua.
con uno ci uscivo in contemporanea ad altri due..
uno era un militare, e anche ingegnere. oddio..
con uno eravamo fuori per lavoro, e mi ha detto: "questo è il numero della mia stanza, se hai bisogno.."
uno rimango incantata a guardarlo mentre dorme.
con uno ci siamo baciati davanti alla sua ragazza. ma mentre io ero ubriaca, lui no.. che casino..
uno mi ha scritto su un foglio: "il tuo sorriso, la mia vita", ce l'ho ancora.
uno non ha avuto il coraggio di amarmi, peccato.
uno mi ha confessato di amare la mia migliore amica, sono sposati ed hanno due bimbi.
uno ho sognato che mi diceva "ti amo", alquanto improbabile.
con un altro ci siamo guardati intensamente e ci siamo amati subito, alla follia.
da uno mi sono fatta fotografare nuda.
uno aveva padre pio sul comodino mentre facevamo l'amore.
uno mi sarebbe piaciuto fosse johnny deep.
con uno ho fatto sesso virtuale, ma quando l'ho incontrato, ho fatto finta di non essere io.
uno mi diceva parolacce quando facevamo sesso.
con uno ci avrei fatto di tutto, ma viveva dall'altra parte del mondo.
uno è il mio migliore amico.
con uno siamo andati a londra e poi mi ha mollato.
con uno sono stata una stronza.
uno mi ha detto ti amo troppo per questo devo lasciarti.
per uno ho piantato un seme di girasole
e quando è nato il fiore gli ho messo il vaso davanti alla porta di casa.
uno ha fatto 200 chilometri in bicicletta solo per vedermi.
un altro l'ho pedinato sotto casa e l'ho beccato che stava con un'altra.
per uno ho versato litri e litri di lacrime.
per uno ho scritto tanto, diari, lettere. anche cose che non leggerà mai.
uno si faceva fare di tutto, adoravo pettinarlo, gli ho voluto tanto bene.
per uno avrei dato l'anima, ma non ero ricambiata.
con uno sono stata beccata mentre facevamo sesso. a scuola.
uno mi ha conquistato vendendomi una bottiglia di vino.
uno non l'ho ancora incontrato.
uno quando mi guarda, so che potrei morire per lui. anche adesso.

e.

dedico questo post a:
leonardo, alessandro, massimiliano, dario, alessandro,  massimo, quinto, maurizio, matteo, luca, giancarlo, tommaso, daniele, dario, nonno, roberto, johnny, cristiano, davide, luigi, papà, mario, e a quelli che ho dimenticato e di cui il nome non lo so.

mercoledì 7 settembre 2011

ci risiamo

il fatto è che ci sono dei momenti in cui non vorresti essere dove ti trovi.
e non è detto che tu abbia un posto dove voler stare,
vorresti solo volatilizzarti, sparire nel nulla, senza lasciare traccia.
e senza lasciare nessuno a chiedersi dove sei, che fine hai fatto e come stai..
ci sono dei momenti, in cui ti pesa persino respirare,
e fatichi a non piangere per qualsiasi cretinata, figuriamoci per le cose importanti.

il fatto è che quando ti senti così, dovresti chiuderti in casa, da sola,
e passare qualche giorno davanti alla televisione guardando vecchi film e mangiando gelato.
oppure fare i bagagli e andare nel tuo posto, come facevi fino a qualche anno fa,
in solitudine in cima al mondo, in cima al tuo mondo,
a guardare giù per vedere quello che succede..e guardare dall'alto aiuta.

ma in certi momenti, non puoi proprio staccarti dalla tua dura e cruda realtà,
che tu ne abbia voglia o meno. e devi restare incollato a terra,
senza poterti lasciare andare alla tempesta che passa,
facendo resistenza al vento, al freddo e alla pioggia.
e anche se vorresti mollare la presa e farti portare lontano chissà dove.. non puoi farlo.

non puoi farlo per te stessa e per tuo figlio soprattutto.
non puoi farlo per chi ti sta vicino e ti vuole bene,
e sopporta i tuoi sbalzi d'umore anche se non li capisce e non li capirà mai.
non puoi farlo perché resteresti con un pugno di mosche,
ancora una volta. e non sai se ti capiterà ancora un'occasione così importante.
e non sai se resteresti in piedi a 'sto giro.
non puoi farlo perché ti manca il coraggio forse.
e anche perché sei forte invece, e resisti, perché sai che passerà questo momento.
o almeno ci speri. speri di poter arrivare in fondo a qualcosa di importante,
in cui hai creduto per molto tempo e in cui in parte ancora credi, anche se è tutto diverso,
tutto difficile, tutto ostile e sembra più facile la via di fuga.
e se così non fosse, sarai comunque contenta perché saprai di avercela messa tutta.
e.


Life is what happens to you, while you're busy making other plans. John Lennon

domenica 4 settembre 2011

te l'avevo detto..

feci un post esattamente dieci mesi fa,
in cui si parlava di volgavità e di come ovviarle
dato che un nanerottolo si aggira per la casa, riportando delle espressioni sostitutive.
non vi metto il link ma copio-incollo, la sua parte sostanziale, qui sotto:

tipica espressione: oh merda - oh cazzo
espressione sostitutiva: accidenti - accipicchia - caspita - oh no - dannazione

t e: che palle
e s: che noia - che pizza

t e : sei un coglione
e s: che briccone

t e: che idea del cazzo
e s: che idea balzana

t e: rompicoglioni - cagacazzi
e s: rompiscatole - sei un peperino - ma com'è vivace - che bischero


t e
: e che cazzo
e s:  che diamine

t e: porcaputtana - porcocazzo
e s: porcapaletta - perdinci - dannazione - perdindirindina

t e: è una cazzata
e s: ma che baggianata

t e: ma guarda 'sta zoccola - puttana - baldracca - troia
e s: ehi, ma guarda un po' questa qui..
(si accettano suggerimenti a tal proposito)

t e:  testa di cazzo - figlio di puttana - pirla - cretino - stupido - rincoglionito - scemo
e s: sciocco o sciocchino - sciapo - mentecatto - testa di gnu
t e: che sfiga - che culo
e s: che sfortuna - che fortuna

t e: fatti i cazzi tuoi
e s: fatti gli affari tuoi - sei un ficcanaso -  impiccione - curioso - pettegolo
t e: vaffanculo - fottiti
e s: vai a quel paese

t e: stronzo - cafone - rotto in culo - bastardo
e s: maleducato - poco di buono - buffone

t e: leccaculo
e s: ruffiano

t e: sono incazzato - incazzatura
e s: sono fuori di me - sono arrabbiato - arrabbiatura

quindi per riassumere:

A= accidenti, accipicchia, arrabbiatura
B= balzana, briccone, buffone, bischero, baggianata
C= caspita e caspiterina,
D= diamine, dannazzione
F= ficcanaso
I= impiccione
M= mannaggia, mentecatto, maleducato
P= peste, perdinci, porca paletta, peperino, poco di buono, pettegolo, perdindirindina
R= rompiscatole, ruffiano
S= sciocco, sciapo
T= testa di gnu
Z= zuzzurellone

beh.. volete sapere com'è andata a finire?
che mio figlio dice comunemente la parola "cazzo"
con cadenza alla jovanotti, e cioè "casso"
e lo dice con una certa devozione e al momento giusto, non a caso..
cazzo..
e.